venerdì 8 maggio 2020

RECENSIONE: "Ti chiamo domani" di Rita Petruccioli

Titolo: Ti chiamo domani
Autore: Rita Petruccioli
Editore: BAO Publishing
Genere: Graphic Novel
Pagine: 144 pp
Prezzo ebook: 9.35€
Prezzo cartaceo: 18€
Data: 30 maggio 2019
Trama
Chiara fa l’Erasmus in Francia. Deve tornare a casa, e siccome il padre lavora nel ramo trasporti, accetterà il passaggio su un camion che torna in Italia, guidato da Daniele, un tipo schivo e taciturno. Due giorni sulla strada insieme porteranno i due a raccontarsi, a mettersi un poco a nudo. Impareranno qualcosa di prezioso ascoltandosi a vicenda, ma anche riflettendo entrambi sul modo in cui si raccontano. Da quell’incontro fortuito arriverà, per entrambi, la realizzazione del bisogno di dare una svolta alla propria vita.

Rita Petruccioli, qui al suo debutto come autrice completa, racconta una storia di importanza capitale, tratteggiata con una delicatezza e una compiutezza che hanno del miracoloso. Questo è un libro destinato a scivolare sottopelle ai lettori, e a restare loro dentro molto, molto a lungo.



Recensione

Dopo questi mesi di stop anche per la situazione che stiamo vivendo, eccoci con la prima recensione che inaugurerà il periodo di ripresa, più ricco di appuntamenti, o almeno ci proverò.
Una delle letture di questa quarantena è stata "Ti chiamo domani" di Rita Petruccioli, un'illustratrice che ha lavorato in diversi campi editoriali spaziando dalle riviste ai fumetti oltre ai libri per bambini, arrivando a pubblicare con Bao Publishing il suo primo lavoro da autrice.
Ho potuto ammirare anche le sue tavole di Jacquotte Delahaye e delle sorelle Mirabal, due delle donne raccontate nel libro "Storie della buonanotte per bambine ribelli" edito da Mondadori.
Dal punto di vista grafico Rita si caratterizza con un disegno dai tratti essenziali, pulito e in questo volume si può riconoscere la sua padronanza nell'uso del colore per differenziare i piani narrativi e le sensazioni ad essi legate.
La storia di Chiara può essere identificata con ognuno di noi, con i propri sogni e le proprie insicurezze e quando incontra Daniele, i due protagonisti ci fanno comprendere che a volte guardarsi con gli occhi di un'altra persona può esserci d'aiuto.
Mi sarebbe piaciuto entrare più nel profondo nelle loro vicissitudini personali, così da comprendere appieno le loro decisioni. Questo aspetto mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca ma, riflettendoci a mente fredda, posso anche presupporre che la motivazione sia legata al volere dell'autrice di creare una storia universale: se ci avesse raccontato più fatti personali dei due protagonisti forse non avremmo potuto immedesimarci così tanto.
L'idea di intrecciare la sua storia a quella raccontata nel classico "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati, l'ho trovato un aspetto molto originale, tanto da voler recuperare io stessa il libro e leggermelo; chissà, magari stravolgerà la mia opinione di questa graphic novel.

Valutazione
L'ho trovata una buona lettura, ha smosso qualche emozione in me, ma mi aspettavo qualcosina in più. Essendo il suo primo lavoro da autrice, sicuramente le darò un'altra occasione di scoperta e leggerò altre sue storie.







Scheda riassuntiva



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