lunedì 14 novembre 2016

RECENSIONE: "Sono solo un ricordo" di C.K. Harp.

Titolo: Sono solo un ricordo
Autore: C.K. Harp
Editore: Self Publishing
Genere: M/M
Pagine: 250 pp
Data: 5 settembre 2016
Prezzo: 4.99€ (ebook)
                9.97€ (cartaceo)
Trama
La vita non è stata facile, per Tyrone Vidal. L’infanzia e l'adolescenza con un padre autoritario e violento lo hanno provato e reso insicuro, ostacolando le sue naturali inclinazioni. Solo il matrimonio con Sandy e la nascita della loro bambina Janet sembra restituirgli un po' di serenità, almeno finché non si imbatte in Richard Ford. Il giornalista freelance rivoluziona tutta la sua vita, lo riporta alla sua vera essenza e lo sprona a credere in se stesso e in ciò che è realmente. L'attrazione che Tyrone prova per lui impiega un battito di ciglia a diventare amore e neanche il richiamo del suo matrimonio sembra essere sufficiente a minare il forte sentimento che lo lega a Ford.
Ma la mente gioca brutti scherzi, e se per tutti questa è una mera constatazione, per lui diventa un futuro scritto quando arriva la notizia di una malattia che, in maniera lenta e subdola, sta iniziando a minare il suo corpo e i suoi ricordi.
Eppure la realtà, come spesso accade, supera qualsiasi prospettiva e se il passato comincia a diventare sfocato, un grande amore può diventare l’unico faro da tener presente per navigare a vista. E respirare davvero come non si è mai fatto.


Recensione
"Sono solo un ricordo" rientra in quella categoria di libri difficili da recensire, perchè non riesci a comprendere appieno cosa ha lasciato dentro di te. Di certo non vuol dire che sia un romanzo mal scritto o che non mi sia piaciuto.
La sua struttura narrativa è molto originale, sembra un grande puzzle che piano piano prende forma. Alternando flash-back e presente, l'autrice racconta la storia di Tyrone e Richard con tutte le difficoltà annesse, soprattutto devo farle i miei complimenti per la grande capacità di illustrare a noi lettori come può sentirsi un malato di Parkinson.
Le scene d'intimità sono descritte in modo passionale, senza essere volgari e questo rende molto equilibrata e armoniosa la storia.
I due protagonisti li ho trovati come le facce di una stessa medaglia: Tyrone insicuro, alle prime armi con la sua omosessualità, mentre Richard l'ancora della storia, colui che nonostante numerose burrasche non si muove, sicuro dei suoi sentimenti e l'amore gli dona la forza di sostenere anche il suo amato.
Il finale? L'effetto di un puzzle completato inaspettatamente sereno.

Valutazione
Leggerò sicuramente altri romanzi di questa autrice perchè, a mio modesto parere, ha un buon potenziale.

1 commento:

  1. Grazie davvero di cuore, cara! Sono contenta soprattutto di essere riuscita a trasmettere le emozioni che volevo in relazione a una malattia complicata come il Parkinson. Grazie mille!

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