domenica 2 ottobre 2016

RECENSIONE: "Come sposare un milionario" di Curtis Sittenfeld

Titolo: Come sposare un milionario
Autore: Curtis Sittenfeld
Serie: #4 The Austen Project 
Editore: Bookme
Genere: Chick - Lit, Romance
Pagine: 512 pp
Data: 30 agosto 2016
Prezzo: 16.90€
Trama
Il matrimonio è sopravvalutato. Almeno è così che la pensa il Signor Bennet, padre di cinque splendide figlie - tutte ostinatamente nubili - e marito di lungo corso di una donna ingombrante. Ma quando Chip Bingley, scapolo tra i più ambiti, fa ritorno a Cincinnati, niente e nessuno può contenere la frenesia che come una febbre si impossessa della Signora Bennet. L’eccitabile e invadente matriarca, infatti, è pronta a tutto pur di vedere sistemate almeno le maggiori tra le sue ragazze: la dolce Jane, maestra di yoga ormai vicina ai quaranta e tormentata dal desiderio di un figlio, e l’inquieta Lizzie, giornalista residente a New York e single part-time. Poco importa che problemi ben più pressanti minaccino la serenità della famiglia… Sull’orlo della
rovina economica, incalzate da mille imprevisti e complicazioni, riusciranno le sorelle Bennet a sopravvivere a quel ciclone chiamato amore?
Con implacabile leggerezza, Sittenfeld ci racconta chi siamo in questa storia romantica e irriverente, modernissima e senza tempo, scintillante di intelligenza e di ironia.


Recensione
Ebbene si, dopo "Orgoglio e pregiudizio e zombie" di Seth Grahame-Smith, ho voluto leggere l'ennesima storia ispirata ad uno dei più celebri romanzi austeniani dell'800.
Come potevo resistere al fascino di Mr Darcy e Lizzie in chiave moderna? Ma forse era meglio che rileggessi l'originale invece di perdere tempo con questo romanzo. Nella prima parte la narrazione procede in modo molto lento, con continui flashback che stanca anche il lettore, mentre nella seconda la storia diventa più coinvolgente ma niente di eccezionale.
Come aspetti moderni possiamo notare da una parte l'aggiunta della figura di Jasper, sposato e con un figlio che instaura una "relazione clandestina" con Liz e dall'altra la volontà dell'autrice di trattare argomentazioni attuali come l'inseminazione artificiale di Jane, la maggiore delle sorelle Bennet o il cambio di sessualità di Ham, futuro marito di Lydia. 
Non la reputo una lettura da cestinare, se la si legge senza fare paragoni con il romanzo ottocentesco può sembrare una lettura carina ma, dato che l'autrice ha scelto di fare una serie di romanzi ispirati a quelli della Austen, non si può farne a meno di trovare similitudini e discordanze.

Valutazione
Nemmeno in versione neurochirurgo, Mr Darcy ha la meglio sul nobile del romanzo originale di Jane Austen.

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