domenica 21 agosto 2016

RECENSIONE: "Rogue. I ribelli di Talon" di Julie Kagawa

Titolo: Rogue. I ribelli di Talon
Autore: Julie Kagawa
Serie: #2 Talon
Editore: HarperCollins Italia
Genere: Fantasy, Young Adult
Data: 9 giugno 2016
Prezzo: 16€
Trama
Ember Hill è fuggita dall'organizzazione di Talon per unirsi a Cobalt, drago disertore, e alla sua banda di ribelli. Non riesce però a dimenticare il sacrificio che Garret Xavier Sebastian - cavaliere dell'Ordine di San Giorgio - ha fatto per lei, salvandole la vita pur sapendo che con quel gesto avrebbe firmato la propria condanna a morte.
Ember è determinata ad aiutarlo a tutti i costi, ma per riuscirci dovrà convincere Cobalt ad entrare con lei di nascosto nel quartier generale dell'Ordine. Con i sicari di Talon sulle loro tracce e il fratello di Ember che li aiuta nella loro caccia, i ribelli trovano un alleato inaspettato in Garret. Subito la battaglia tra Talon e l'Ordine assume una prospettiva tutta diversa.
Si prepara dunque la resa dei conti mentre entrambi i fronti nascono segreti scioccanti e mortali. Presto Ember dovrà decidere: battere in ritirata per combattere un altro giorno, o iniziare una guerra all'ultimo sangue?


Recensione
Iniziato un paio d'ore dopo aver finito Talon, il secondo libro dell'omonima serie si è rivelato molto più avvincente e coinvolgente.
Nonostante continui ad avere una certa rilevanza il triangolo amoroso tra Ember, Garret e Riley, l'autrice si concentra appieno sull'azione, tenendo incollato il lettore pagina dopo pagina.
Devo dire che non mi è piaciuto il comportamento di Cobalt (o dovrei dire di Julie) nei confronti dei due cuccioli incontrati alla fine del primo libro, Nittle e Remy, sembrando quasi di abbandonarli alla loro sorte, sostituendoli poi nel secondo con Faith e Ava che si riveleranno tutt'altro che dei poveri e spaventati cuccioli da salvare dalle grinfie di Talon.
Personalmente ho anche riscontrato una certa somiglianza tra il comportamento di Dante e quello di Caleb Prior, fratello di Tris nella trilogia Divergent: entrambi hanno preferito il sistema invece del proprio sangue (e la cosa mi urta non poco).
Non posso definirla una serie che mi appassiona in modo spropositato, in questo libro parte del finale si può anche intuire, ma ha il suo charme e di certo non mi farò mancare il prossimo libro (odio lasciare le cose a metà).
Valutazione
Nonostante la storia sia migliorata, rispetto al primo volume, non mi sono voluta sbilanciare e attenderò il prossimo novembre per dare le mie conclusioni finali sulla trilogia.

Nessun commento:

Posta un commento