giovedì 7 luglio 2016

RECENSIONE: "Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza" di Luis Sepúlveda.

Titolo: Storia di una lumaca che scoprì 
l'importanza della lentezza
Titolo originale: Historia de un caracol que 
descubrió la importancia de la lentitud
Autore: Luis Sepúlveda
Editore: Guanda Editore
Genere: Narrativa a quattro zampe
Pagine: 95 pp
Data: 14 novembre 2013
Prezzo: 11€
Trama
Le lumache che vivono nel prato chiamato Paese del Dente di Leone, sotto la frondosa pianta del calicanto, sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, a nascondersi dallo sguardo avido degli altri animali, e a chiamarsi tra loro semplicemente «lumaca». Una di loro, però, trova ingiusto non avere un nome, e soprattutto è curiosa di scoprire le ragioni della lentezza. Per questo, nonostante la disapprovazione delle compagne, intraprende un viaggio che la porterà a conoscere un gufo malinconico e una saggia tartaruga, a comprendere il valore della memoria e la vera natura del coraggio, e a guidare le compagne in un'avventura ardita verso la libertà.

Recensione
Dopo la lettura del suo ultimo libro, ho voluto recuperare le storie contenute ne "la trilogia dell'amicizia" dove, oltre alla gabbianella e il gatto, spunta l'avventura di questa piccola lumaca di nome Ribelle. L'autore resta fedele al suo metodo di scrittura: molto semplice, fluente con la particolarità della ripetizione della stessa parola più volte in una medesima frase (in questo caso l'avverbio "lentamente").
Nel libro i personaggi fanno tutti parte del mondo animale: abbiamo in primis la tartaruga e il gufo ma anche altri abitanti del mondo "minuto" che abbiamo ai nostri piedi. Gli umani appaiono solo sullo sfondo e in veste di antagonista.
A differenza di "Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà", questo libro lo consiglio veramente a tutti, anche ai bambini alle prime armi con la lettura, in quanto la narrazione è molto elementare e non avrebbero difficoltà nella comprensione del testo.

Valutazione
Per concludere la trilogia dell'amicizia non mi resta che leggere "Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico" e perché no, rileggermi "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare".

Nessun commento:

Posta un commento