mercoledì 17 febbraio 2016

RECENSIONE: "Woody" di Federico Baccomo.

Titolo: Woody
Autore: Federico Baccomo
Editore: Giunti
Genere: Narrativa a quattro zampe
Pagine: 92 pp
Data: 21 ottobre 2015
Prezzo: 14.50€
Trama
Woody, cresciuto sempre con la sua adorata padrona, una ragazza giovane e allegra che lui ama sopra ogni cosa. Finché un giorno, aprendo gli occhi, scopre che tutto è cambiato: il mondo che conosceva, pieno di gioia, avventure e affetto, è stato sostituito dal buio e dalla sporcizia di una gabbia. Come è finito lì dentro? Perché? E, soprattutto, come può tornare dalla sua padrona? È da queste domande che comincia la storia di Woody: una storia in cui, a poco a poco, si affacciano i segni di qualcosa di terribile, un evento drammatico di cui Woody è l'unico testimone.
E come tutti noi il piccolo basenji sarà costretto a confrontarsi con domande che pesano sulla sua innocenza. Che cos'è il Bene? Che cos'è il Male? E come ci si può mettere al sicuro, essere felici, in un mondo che finisce per tradire la meraviglia?


Recensione
Dopo tantissimo tempo eccomi a fare la prima recensione del 2016. Non potevo iniziare meglio se non parlandovi di questo libro a mio parere bellissimo. Ok, sono di parte perchè ho una passione smisurata per i cani, ma l'autore riesce a farvi riflettere su diversi temi che sono all'ordine del giorno.
Woody è molto diverso dalle storie tipo Marley, in poco meno di cento pagine l'autore è riuscito a racchiudere temi come la violenza (contro donne e animali) e spiegare il rapporto tra un cane e il suo padrone oltre al punto di vista di chi li chiama bestie.
La narrazione è molto particolare, può dare fastidio all'inizio ma poi ci si abitua e secondo me rende molto l'idea di una storia "narrata da cane".
Meritano anche una segnalazione i disegni fatti da Alessandro Sanna con un tratto molto semplice ma carico di espressività.
Lo consiglio sicuramente agli amanti dei cani o animali in generale, forse non a un ragazzino.



Valutazione
Woody è un eroe che merita di essere conosciuto. L'intera storia merita di esserlo.

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