sabato 24 gennaio 2015

NOVITÀ: Continua l'appuntamento mensile con i MiniMammut. Dal 12 febbraio in libreria!

Sono in arrivo il 12 febbraio i nuovi titoli della collana MiniMammut, edita dalla Newton Compton ad un modico prezzo di 3.90€.


Titolo: I fratelli Karamazov
Autore: Dostoevskij
Pagine: 768 pp

Trama Unanimemente considerata tra le opere più alte della letteratura russa e di tutto l’Ottocento europeo, I fratelli Karamazov è l’ultima fatica di Dostoevskij. Pubblicato in parte, tra il 1879 e il 1880, sul «Messaggero Russo», vide la luce nella sua forma integrale nel 1880. Al centro della narrazione le vicende della famiglia Karamazov, padre e quattro figli, di cui uno illegittimo e tre nati da madri diverse, tutte precocemente scomparse. È la storia di un parricidio, è la storia di una schiera di anime alla ricerca della verità e di una salvezza possibile, tutta spirituale, che l’autore cuce addosso al suo Aleksej, illuminandolo sin dalle primissime pagine di una luce forte e ostinata, che è propria solo degli “eroi”.


Titolo: Jane Eyre
Autore: C. Brontë
Pagine: 416 pp

Trama
Jane Eyre è il capolavoro di Charlotte Brontë, l’affresco vivissimo di un’epoca e di una società, la storia di una proposta d’amore inaccettabile dal punto di vista della morale corrente ma che innesca il tormento della passione e la conseguente repressione. Potente figura femminile, l’eroina del romanzo ha ispirato numerose versioni cinematografiche. Cenerentola priva del candore della fiaba, Jane è la piccola governante che affascina e poi sposa il suo padrone, né bella né attraente secondo i canoni ottocenteschi della femminilità, forse ignara delle arti sottili della seduzione, ma animata da una volontà incrollabile che travolge ogni ostacolo e la preserva immune dalle tentazioni disseminate sull’aspro cammino che conduce alla realizzazione di sé come donna.

Titolo: Il processo
Autore: Kafka
Pagine: 192 pp

Trama
A Josef K., un giovane impiegato di banca che conduce una tranquilla vita borghese, viene notificato di essere in arresto per una colpa misteriosa. Il giovane cerca di difendersi, ma non riesce neppure a sapere di che cosa precisamente venga accusato. Lenta ma inarrestabile, la macchina processuale invaderà a poco a poco tutta la sua esistenza finché, solo e abbandonato da tutti, Josef K. accetterà di soccombere. Scritto nel 1925, capolavoro della letteratura europea, Il processo è forse il romanzo di Kafka che meglio descrive l’angosciosa condizione dell’uomo in una società divenuta ormai troppo complessa, vissuta come un meccanismo implacabile e fine a se stesso, minacciosa e indifferente a qualsiasi autentico valore.

Titolo: Cuore
Autore: De Amicis
Pagine: 256 pp

Trama
Tra la sua pubblicazione, nel 1886, e l’inizio del nuovo secolo, Cuore vendette un milione di copie, cifra considerevolissima per l’Italia dell’epoca. Da allora il capolavoro di De Amicis non ha smesso di commuovere e di educare diverse generazioni di adolescenti restando, dopo Pinocchio, il libro italiano per ragazzi più tradotto al mondo. Perché, anche se in oltre un secolo tanti aspetti esteriori sono cambiati (il linguaggio, il modo di vestire, gli strumenti del fare scuola), qualcosa permane di duraturo e di più forte delle mode: si va tuttora a scuola, e tuttora si rinnova il difficile dialogo tra figli e genitori, ma soprattutto sono senza tempo i valori che questa «storia di un anno scolastico» trasmette. Il coraggio dei piccoli grandi eroi come Il tamburino sardo o La piccola vedetta lombarda, la bontà e l’altruismo di Garrone, il rispetto e la solidarietà verso l’handicap di Nelli, la scelta fra il Bene e il Male parlano ancora al cuore dei ragazzi d’oggi.

Titolo: Uno, nessuno e centomila
Autore: Pirandello
Pagine: 384 pp

Trama
«Avevo ventotto anni e sempre fin allora ritenuto il mio naso, se non proprio bello, almeno molto decente». Ha inizio così l’odissea di Vitangelo Moscarda, quando un commento distratto della moglie lo inchioda a una tremenda verità: gli altri ci vedono in modo diverso da come ci vediamo noi stessi. Tra gli esiti più nuovi della letteratura del Novecento, l’ultimo romanzo di Pirandello è la storia di un “naufragio dell’esistenza”: in seguito al cortocircuito iniziale, il protagonista arriva ad accettare l’incompletezza di sé attraverso la via della rinuncia e della solitudine, fino all’abbandono definitivo di ogni coesione interna, fino alla follia. Come ebbe a dire l’autore stesso, dei suoi romanzi Uno, nessuno e centomila è il «più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita».

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